Ed eccoci qui a recensire la prima generazione di Skins, cioè la prima e la seconda stagione!
E siccome abbiamo la sindrome di Wikipedia, a trama potete anche leggerla da lì! In questo spazio io voglio soffermarmi soprattutto sulle caratteristiche dei fuckin' characters.
Tony Stonem: Tony ama manipolare a suo piacimento le persone. Perchè lo fa? Semplice: Perchè può. Nessuno sfugge all'attrazione della sua faccia da schiaffi, da Michelle a Sid. Ma poi... BAM! Un cambiamento radicale, arrivato veloce come un autobus (Ahahah!) e utile per la sua vita e quella di chi gli sta intorno (Amen). Nel corso di quattro serie potremmo vedere la famiglia Stonem al completo che si sgretolerà a poco a poco a causa di diversi motivi.
Michelle Richardson: Michelle, o più semplicemente 'Capezzola' per Tony, è la ragazza del carismatico fuckin' boy. Vive con una mamma che cambia un boyfriend al mese e la sua (di Michelle, non della mamma!) vita sentimentale (ma soprattutto sessuale) procede benissimo, fino a quando non si convince che il suo moroso è un emerito stronzo. E allora lì lei a scappare e lui a rincorrerla. Lui a scappare e lei a rincorrerlo.
Sid Jenkins: Il classico verginello migliore-amico del figo di turno (Tony, appunto) al quale cercano tutti di fare perdere la verginità al più presto. Innamorato perso di Michelle, Tony gli presenterò Cassie come persona con cui fare sesso. Sembra all'inizio, fin dal primo episodio, che venga sempre messo in mezzo e ne paghi sempre lui alla fine le conseguenze, ma crescerà nel corso della serie. Anche troppo.
Cassie Ainsworth: Credo che il personaggio di Cassie sia uno dei più riusciti, sia dal punto di vista della sua storia in Skins, sia da quello della sua storia personale, sia del suo aspetto fisico, sia del.. eccheccazzo, avete capito! L'Anoressia è uno dei problemi più gravi presenti tra i giovani, ma non è solo quello a caratterizzare il character. E'.. strana. Strana. Vive in un istituto psichiatrico molto colorato e tutto psichedelico.
Chris Miles: Strafatto, Strafottente e Strafigo. Il mio preferito. Chris è un eterno bambinone sempre fatto di qualche strana pillola. Oh, anche i suoi pesci sono sempre fatti: Ettecredo, gli da le anfetamine! Lo vedremo, nel corso della prima serie, provarci con Angie, la sua insegnante di filosofia. Ci riuscirà?
Jal Fazer: Non è solo Jal. E' Jal e il suo Clarinetto. L'unica cosa per cui viva. Figlia di un imprenditore-nigger, che prima di fare l'imprenditore faceva il rapper-nigger e sorella di due ragazzi che sognano di diventare bravi rapper come lo era il padre. Di solito c'è anche un terzo ragazzo, che pur essendo bianco (ed essendo di un'altra famiglia) vive praticamente con la Fazer Family.
Maxxie Oliver: Un ragazzo omosessuale la cui unica passione è quella per la danza. Vorrebbe abbandonare gli studi per continuare nella sua passione, ma sembra che suo padre glielo vieti sempre.
Anwar Kharra: E' il migliore amico di Maxxie, Anwar. Essendo di religione musulmana ha paura che i suoi non accettino la natura sessuale dell'amico. Ma sono davvero i suoi a non accettarlo? Nella seconda stagione si fidanzerà per un pò con Sketch, che cercerà di farlo diventare sempre più uguale a Maxxie.
Sketch SenzaCognome (Non si chiama davvero Senza Cognome, solo che il suo non c'è scritto!): Sketch entra in scena solo nella seconda stagione. E' ossessionata da Maxxie: lo spia ogni giorno e conosce con precisione analitica tutti i suoi movimenti. Subdola, cattiva e (Altro aggettivo), l'ho assolutamente odiata.
E con questi personaggi si apre e si chiude la prima generazione di Skins. Loro sono il primo amore, e non li scorderemo mai.
Votoallaserie: 9
Ci si vede venerdì prossimo per la seconda generazione!
La Tana Del Cappellaio
Non un blog d'Informazione ma nemmeno di disinformazione. Un blog e basta. Perchè dovrebbe essere altro?
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venerdì 10 giugno 2011
giovedì 9 giugno 2011
-Dove Vai? - A Picchiare Il Cappellaio. - E Perchè? - Perchè non ha fatto l'articolo su Skins che ci aveva promesso!
Sì, occhei! Chiedo schiuma, ma l'articolo ancora non c'è, è tra le bozza. Domani credo che arriverà la recensione di 'The Booth'. Accontentatevi no? La Seconda parte della supermegaficastrappabudellante recensione di Skins è rimandata a Sabato. Sì, lo so. Non smettete di seguirmi. Un momento... mi segue solo uan persona! Mi sento tanto solo...
lunedì 6 giugno 2011
Supermegarecensione Parte Uno - Skins - Introduzione
Addirittura due post a distanza di un giorno? Ma siamo impazziti?!
Ebbene sì, l'estate è iniziata e io cercherò di essere più presente sul mio amato blogguccio.
La recensione che voglio fare oggi è una recensione mai fatta, mai vista, mai ammirata, è fottutamente 'Wow'. Questa è la recensione in quattro parti di SKINS!
Perchè nessuno applaude?
Prima di iniziare voglio ringraziare una persona: il Maestro Ragazzo Cannibale che mi ha consigliato di vedere la serie.
Occhei, che inizi lo spettacolo. *Fuochi D'Artificio*
INTRODUZIONE
Skins è una serie che racconta le vicende di un gruppo di ragazzuoli agli ultimi due anni di Scuole Superiori.
Tutto qui?
No, questa è la trama dei Liceali!
La serie britannica (Elisabetta approva) è ambientata in quel di Bristol (Luogo da visitare) e le storie di ogni ragazzo sono particolari, uniche e talvolta estreme.
Le generazioni cambiano ogni due stagioni, cioè quando gli attori, che hanno realtmente tra i 17 e i 18 anni, raggiungono la meggiore età.
Anche l'età degli sceneggiatori è compresa tra i 18 e 25 anni.
Nel corso degli anni (dal lontano 2007) abbiamo visto snodarsi le vicende di tantissimi personaggi, di cui ora andremo a parlare più nello specifico.
Ma non oggi!
La vera recensione inizierà giovedì.. ADIOS!
Ebbene sì, l'estate è iniziata e io cercherò di essere più presente sul mio amato blogguccio.
La recensione che voglio fare oggi è una recensione mai fatta, mai vista, mai ammirata, è fottutamente 'Wow'. Questa è la recensione in quattro parti di SKINS!
Perchè nessuno applaude?
Prima di iniziare voglio ringraziare una persona: il Maestro Ragazzo Cannibale che mi ha consigliato di vedere la serie.
Occhei, che inizi lo spettacolo. *Fuochi D'Artificio*
INTRODUZIONE
Skins è una serie che racconta le vicende di un gruppo di ragazzuoli agli ultimi due anni di Scuole Superiori.
Tutto qui?
No, questa è la trama dei Liceali!
La serie britannica (Elisabetta approva) è ambientata in quel di Bristol (Luogo da visitare) e le storie di ogni ragazzo sono particolari, uniche e talvolta estreme.
Le generazioni cambiano ogni due stagioni, cioè quando gli attori, che hanno realtmente tra i 17 e i 18 anni, raggiungono la meggiore età.
Anche l'età degli sceneggiatori è compresa tra i 18 e 25 anni.
Nel corso degli anni (dal lontano 2007) abbiamo visto snodarsi le vicende di tantissimi personaggi, di cui ora andremo a parlare più nello specifico.
Ma non oggi!
La vera recensione inizierà giovedì.. ADIOS!
Prima Generazione! |
Seconda Generazione |
Indovinate? Terza Generazione! |
domenica 5 giugno 2011
Libri - Nessuno si salva da solo, ma qualcuno mi salvi dal tagliarmi le vene.
Bene! Siccome era molto (ma molto) tempo che non passavo qui, ho deciso di recensire qualcosa di completamente nuovo, di mai fatto su questo blog, di stratosferico, di megastrappabudellante.
Purtroppo non l'ho trovato.
Ed eccomi qui con la recensione di uno dei libri più deprimenti dell'anno: Nessuno Si Salva Da Solo di Margaret Mazzantini.
Premettiamo: la Mazza (Un pò ambiguo come diminutivo) è una scrittrice (Sì, non le ho messo nessun aggettivo perchè già essere definita come tale è una bella impresa) ma credo che non riesca a raggiungere quella perfezione emotiva tale da avere anche un aggettivo accanto al già citato attributo (Sono laureato ad Oxford con specializzazione ad Harvard).
NSSDS (Che più che il diminutivo del titolo di un romanzo sembra una nuova droga) è la storia di un divorzio e ripercorre, attraverso una serata di chiarimenti tra i due divorziati i flashback della loro storia d'amore, dall'ascesa fino al declino (E ora sembro uno di quei libri di storia sulla vita di Alessandro Magno).
Questo romanzo cerca in tutti i modi di regalarci cinquanta perle di saggezza a pagina, ma gliene riescono circa cinque in tutte le duecento pagine.
Beh, meglio di niente.
Una cosa che ho letteralamente odiato del modo di scrivere di Mrs. Mazza è che il romanzo è disseminato di improperi (Ma come cazzo scrivo? Vabbè, parolacce), tanto che il protagonista, Gaetano (Abbreviato nel fantasioso 'Gae'), piuttosto che uno sceneggiatore incasinato sembra il fratello incazzato di Bruce Willis.
Ovviamente, alcune pagine, spaccano in due il cuore come quella che racconta della recita scolastica di Nico, il più piccolo dei due figli della (ex)coppia.
Un romanzo che si alterna troppo spesso tra alti e bassi e mi fa pensare che il mio titolo non è stato usato in quanto la storia è deprimente e introspettiva, ma perchè è deprimente e basta. Beh, un bel 6.5. Si accontenti, Mazza.
Purtroppo non l'ho trovato.
Ed eccomi qui con la recensione di uno dei libri più deprimenti dell'anno: Nessuno Si Salva Da Solo di Margaret Mazzantini.
Premettiamo: la Mazza (Un pò ambiguo come diminutivo) è una scrittrice (Sì, non le ho messo nessun aggettivo perchè già essere definita come tale è una bella impresa) ma credo che non riesca a raggiungere quella perfezione emotiva tale da avere anche un aggettivo accanto al già citato attributo (Sono laureato ad Oxford con specializzazione ad Harvard).
NSSDS (Che più che il diminutivo del titolo di un romanzo sembra una nuova droga) è la storia di un divorzio e ripercorre, attraverso una serata di chiarimenti tra i due divorziati i flashback della loro storia d'amore, dall'ascesa fino al declino (E ora sembro uno di quei libri di storia sulla vita di Alessandro Magno).
Questo romanzo cerca in tutti i modi di regalarci cinquanta perle di saggezza a pagina, ma gliene riescono circa cinque in tutte le duecento pagine.
Beh, meglio di niente.
Una cosa che ho letteralamente odiato del modo di scrivere di Mrs. Mazza è che il romanzo è disseminato di improperi (Ma come cazzo scrivo? Vabbè, parolacce), tanto che il protagonista, Gaetano (Abbreviato nel fantasioso 'Gae'), piuttosto che uno sceneggiatore incasinato sembra il fratello incazzato di Bruce Willis.
Ovviamente, alcune pagine, spaccano in due il cuore come quella che racconta della recita scolastica di Nico, il più piccolo dei due figli della (ex)coppia.
Un romanzo che si alterna troppo spesso tra alti e bassi e mi fa pensare che il mio titolo non è stato usato in quanto la storia è deprimente e introspettiva, ma perchè è deprimente e basta. Beh, un bel 6.5. Si accontenti, Mazza.
sabato 4 giugno 2011
Ma io ho anche un Blog?
Occhei, Ragazzi vi chiedo scusa, ma in questo periodo proprio non ho avuto tempo di curare il mio blogguccio! Prometto nuovo articolo per domani!
mercoledì 27 aprile 2011
Cinema - Giù al Sud! Ah, no! Benvenuti Al Nord!
Occhei. Mettere a confronto 'Giù al nord' e 'Benvenuti al Sud' è come mettere a contronto una forchetta con le punte larghe e una con le punte strette.
Sono entrambe forchette.
Servono entrambe per mangiare.
Ma sono giusto un pò diverse.
Come questi due film, appunto.
Servono entrambi ad intrattenere.
Ma sono giusto un pò diversi.
E sapete qual'è la sostanziale differenza: Benvenuti al Sud non fa ridere
Molti hanno osannato questo film, ma io più del 'sei politico' non riesco a dargli.
La trama è praticamente uguale uguale uguale a quella del film francese, quindi metterò qui quella di Giù al Nord e tra parentesi cambierò nomi di personaggi e luoghi:
Philippe Abrams (Alberto Colombo) è un normale direttore delle poste: vita normale tendente allo scialbo, moglie cagacazzo, voglia di andare a lavorare in un altro posto. Dopo tanti anni che cerca sto benedetto posto nuovo era quasi riuscito ad avere il trasferimento. Ma ecco che un disabile gli passa davanti in graduatoria! Allora lui, dalla sua vastissima intelligenza, si finge disabile, ovviamente viene scoperto (Il crimine non paga, argh!) e viene traferito nel posto opposto a quello da lui scelto. I pregiudizi, allora, impazzano: Abrams crede che al Nord della Francia siano tutti musoni e tracagnotti, Colombo crede la stessa cosa del Sud Italia. Ma poi i loro pensieri cambieranno e quando dovranno andare via saranno molto dispiaciuti, etc. etc.
Volete sapere qual è la differenza sceneggiaturistica (Macheccazz...) dei due film?
I personaggi!
Se in Giù al Nord sono i personaggi principali a fare la differenza e ad alzare qualitativamente il livello del film, in Benvenuti al Sud, i personaggi secondari sono di molto (ma di molto) superiori ai principali.
L'odioso Alessandro Siani, poi, non mi ha affatto permesso di godermi il film.
Lui 'recitava' e io pensavo: Cazzo, quanto è orribile.
La scena in cui davvero si capisce che dovrebbe tornare a fare il cabarettista è quella del 'nervosismo': Mattia, praticamente, bevendo troppi caffè è sempe nervoso e questo lo porta, in una scena, a scassare la moto di un tizio.
Ma io che era nervoso l'ho capito solo dopo, quando l'hanno spiegato! Non riesce proprio a mimare il nervosismo, la sua faccia e sempre uguale! Non dico che dovrebbe essere Jim Carrey, ma cavolo!
Come dicevo i comprimari sono perfetti e ben caratterizzati, come Nando Paone, balbuziente che riesce a parlare solo con uno stuzzicandenti tra le labbra.
Che dire: Vedete prima Giù al Nord, ridete e guardatevi i paesaggi di Lille, poi, se ne avete tempo, guardate anche Benvenuti al Sud.
Ma solo se vi rimane tempo.
Sono entrambe forchette.
Servono entrambe per mangiare.
Ma sono giusto un pò diverse.
Come questi due film, appunto.
Servono entrambi ad intrattenere.
Ma sono giusto un pò diversi.
E sapete qual'è la sostanziale differenza: Benvenuti al Sud non fa ridere
Molti hanno osannato questo film, ma io più del 'sei politico' non riesco a dargli.
La trama è praticamente uguale uguale uguale a quella del film francese, quindi metterò qui quella di Giù al Nord e tra parentesi cambierò nomi di personaggi e luoghi:
Philippe Abrams (Alberto Colombo) è un normale direttore delle poste: vita normale tendente allo scialbo, moglie cagacazzo, voglia di andare a lavorare in un altro posto. Dopo tanti anni che cerca sto benedetto posto nuovo era quasi riuscito ad avere il trasferimento. Ma ecco che un disabile gli passa davanti in graduatoria! Allora lui, dalla sua vastissima intelligenza, si finge disabile, ovviamente viene scoperto (Il crimine non paga, argh!) e viene traferito nel posto opposto a quello da lui scelto. I pregiudizi, allora, impazzano: Abrams crede che al Nord della Francia siano tutti musoni e tracagnotti, Colombo crede la stessa cosa del Sud Italia. Ma poi i loro pensieri cambieranno e quando dovranno andare via saranno molto dispiaciuti, etc. etc.
Volete sapere qual è la differenza sceneggiaturistica (Macheccazz...) dei due film?
I personaggi!
Se in Giù al Nord sono i personaggi principali a fare la differenza e ad alzare qualitativamente il livello del film, in Benvenuti al Sud, i personaggi secondari sono di molto (ma di molto) superiori ai principali.
L'odioso Alessandro Siani, poi, non mi ha affatto permesso di godermi il film.
Lui 'recitava' e io pensavo: Cazzo, quanto è orribile.
La scena in cui davvero si capisce che dovrebbe tornare a fare il cabarettista è quella del 'nervosismo': Mattia, praticamente, bevendo troppi caffè è sempe nervoso e questo lo porta, in una scena, a scassare la moto di un tizio.
Ma io che era nervoso l'ho capito solo dopo, quando l'hanno spiegato! Non riesce proprio a mimare il nervosismo, la sua faccia e sempre uguale! Non dico che dovrebbe essere Jim Carrey, ma cavolo!
Come dicevo i comprimari sono perfetti e ben caratterizzati, come Nando Paone, balbuziente che riesce a parlare solo con uno stuzzicandenti tra le labbra.
Che dire: Vedete prima Giù al Nord, ridete e guardatevi i paesaggi di Lille, poi, se ne avete tempo, guardate anche Benvenuti al Sud.
Ma solo se vi rimane tempo.
domenica 24 aprile 2011
Youtube la nuova Tv. Beh, Speriamo di nu... ehm, no!
Tu. Sì, tu. Tu che alla mia domanda 'Chi non conosce Youtube?' hai alzato la mano. Tu, bravo. Tuturuturututtu. Ecco, tu... Kill Yourself -Come direbbe la buonanima di Bill Hicks-!
A detta di qualcuno il tubo sta diventando a poco a poco la nuova televisione.
Beh, dico io:
SPERIAMO DI NO!
Luoghi comuni time:
La Tv fa schifo.
Shhh, non dirlo a nessuno però. E' un segreto che solo pochi 'Sporchi Comunisti' sanno.
Youtube, cari amici, è molto meglio di qualsiasi programma televisivo.
Che la Tv rimanga tale
Che Youtube rimanga Youtube.
Lì puoi liberamente commentare
-Hey, Cappellaio, ma lì ti possono anche togliere il commento.-
-Sì, stupido. Ma in un normale programma non ti fanno proprio 'lasciare un commento'-
Lì puoi liberamente dire come la pensi.
Lì, cosa più importante, troverai sempre qualcosa di buono.
Domandina -Non si vince un Milione-:
Come mai 'Freaks' -Anzi, ringrazio quel mioMaestro Cannibale per la citazione- è molto meglio di 'R.I.S. Roma'
Come mai la Parodia di Claudio 'Nonapritequestotubo' di Twilight è molto meglio dell'originale?
Semplice: I prodotti 'Caserecci' -Mica tanto, poi- sono fatti con un ingrediente di cui persino Ed Wood si cibava: l'Amore.
Morale della Favola:
Lasciamo al tubo, quel che è del tubo.
A detta di qualcuno il tubo sta diventando a poco a poco la nuova televisione.
Beh, dico io:
SPERIAMO DI NO!
Luoghi comuni time:
La Tv fa schifo.
Shhh, non dirlo a nessuno però. E' un segreto che solo pochi 'Sporchi Comunisti' sanno.
Youtube, cari amici, è molto meglio di qualsiasi programma televisivo.
Che la Tv rimanga tale
Che Youtube rimanga Youtube.
Lì puoi liberamente commentare
-Hey, Cappellaio, ma lì ti possono anche togliere il commento.-
-Sì, stupido. Ma in un normale programma non ti fanno proprio 'lasciare un commento'-
Lì puoi liberamente dire come la pensi.
Lì, cosa più importante, troverai sempre qualcosa di buono.
Domandina -Non si vince un Milione-:
Come mai 'Freaks' -Anzi, ringrazio quel mioMaestro Cannibale per la citazione- è molto meglio di 'R.I.S. Roma'
Come mai la Parodia di Claudio 'Nonapritequestotubo' di Twilight è molto meglio dell'originale?
Semplice: I prodotti 'Caserecci' -Mica tanto, poi- sono fatti con un ingrediente di cui persino Ed Wood si cibava: l'Amore.
Morale della Favola:
Lasciamo al tubo, quel che è del tubo.
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